Ricerche recenti concluse/2


Donne migranti in Europa



Progetto e Aspetti metodologici
Utilizzando la metodologia della storia orale, la ricerca analizza le modalità attraverso le quali alcune donne di due paesi dell’est europeo – l’Ungheria e la Bulgaria – hanno intrapreso un viaggio che le ha portate a costruire le loro vite in due paesi dell’ovest – l’Italia e l’Olanda. Partendo dall’assunto che le donne sono centrali nei processi migratori contemporanei, il libro si basa sulla raccolta di oltre 100 interviste a donne migranti e native. L’originalità dell’approccio consiste nel considerare le relazioni e le emozioni – speranze e paure, appartenenze e identificazioni – come aspetti centrali delle strategie di vita e promotrici di nuove forme di soggettività, nuove modalità di pensiero, azione e posizionamento, cosicché le loro narrative documentano il fenomeno migratorio contemporaneo.
Nella ricerca le migrazioni sono interpretate come un insieme di relazioni tra luoghi, culture, soggetti e identità. All’immagine delle migrazioni come processo lineare da un luogo ad un altro, con progressivi livelli d’integrazione, la ricerca sostituisce l’idea delle migrazioni come una forma di mobilità complessa e contraddittoria. Con il termine mobilità si indica una moltitudine di itinerari, pratiche, fini, desideri e visioni associati con il movimento tra l’Europa dell’est e dell’ovest. Il lavoro e le aspirazioni economiche, le relazioni amorose, le relazioni familiari, l’immaginazione e lo spirito d’avventura così come la dissidenza politica sono elementi costitutivi della soggettività di queste donne che con la loro mobilità ridisegnano la geografia culturale europea.
Al fine di cogliere tutta la complessità del fenomeno migratorio, la ricerca comprende anche le testimonianze di alcune donne ‘native’, in Italia e in Olanda. L’analisi esamina l’articolazione di classe, nazionalità e genere negli incontri tra migranti e native che avvengono nella sfera amicale, lavorativa, del volontariato. La migrazione è un processo che coinvolge sia i migranti sia i nativi dei paesi di arrivo, e la mobilità è parte della storia dei paesi di emigrazione così come di quelli di accoglienza. In questo senso, l’analisi delle migrazioni comprende anche donne che non sono necessariamente mobili, ma la cui esperienza e le cui parole sono segnate dalla mobilità dentro e attraverso l’Europa.
L’approccio comparativo illumina aspetti specifici così come dinamiche che hanno una risonanza più ampia. La scelta dell’Ungheria e della Bulgaria, a causa delle caratteristiche delle loro migrazioni, permette di comprendere un ampio spettro di modelli e di andamenti. La migrazione durante il comunismo era un atto politico indipendentemente dalle intenzioni individuali. Dopo la transizione al capitalismo, si è trasformata nella manifestazione della libertà raggiunta. Che la motivazione sia stato l’amore, il lavoro, l’educazione o l’avventura, la migrazione è connessa con le idee che hanno portato alla democratizzazione e al capitalismo le società ex comuniste. Per questi motivi la ricerca include donne migranti prima e dopo il 1989.
L’Italia e l’Olanda rappresentano due esempi diversi di accoglienza delle migrazioni in Europa. L’Olanda si sta trasformando da modello di tolleranza pluriculturale in una delle società in cui il dibattito sul fallimento del pluriculturalismo è più acceso, si sperimentano nuove politiche di controllo e di restrizione verso i migranti. L’Italia è invece un paese di immigrazione più recente, in cui la categoria del ‘migrante’ è usata per ridefinire il posizionamento dell’Italia dalla periferia ad una nuova centralità nello spazio europeo, mentre i confini che regolano inclusione ed esclusione si sono spostati verso est.


Risultati
Grine Final Report, consultabile sul sito
http://improving-ser.jrc.it/default/show.gx?Object.object_id=TSER----00000000000015A1&_app.page=show-TSR.html

Women Migrants from East to West. Gender, Mobility and Belonging inContemporary Europe, a cura di Luisa Passerini, Dawn Lyon, Enrica Capussotti and Ioanna Laliotou, Berghahn, Oxford-New York, prevista pubblicazione per aprile 2007. 


Partecipanti
Istituto Universitario Europeo:
Enrica Capussotti
Ioanna Laliotou
Dawn Lyon
Luisa Passerini (direzione)

Università di Utrecht:
Rosi Braidotti
Esther Vonk

Università ELTE (Budapest):
Andrea Peto
Judit Gazsi
Borbala Juhasz (until September 2003)
Anna Hortobagyi (from September 2003)

Università di Copenhagen:
Inger-Marie Conradsen
Annette Kronborg
Hanne Petersen

Università di Sofia:
Nadejda Alexandrova
Miglena Nikolchina